Panchine Pensanti Mancanti. Quanto vale la cultura sportiva giovanile?È mancata per mesi la formazione e l’educazione alla vita attraverso il gioco e lo sport ai nostri giovani, quanto ci danneggia e ci costa?

Le panchine delle palestre e dei campetti delle scuole calcio, basket, pallavolo e tutto lo sport in Italia sono vuote da marzo e mentre lo sport dei ricchi è tutto praticamente ripreso lo sport giovanile è in attesa del Comitato Tecnico Scientifico che da mesi blocca tutti gli sport di contatto e quindi anche di valore relazionale.

La Sedentarietà è l’anticamera del Sovrappeso che può sfociare nell’obesità che è una vera e propria piaga sociale giovanile che porta a patologie limitanti ed estremamente costose per il sistema sanitario nazionale.

Molti adolescenti hanno sfondato sedie e divani seduti davanti ad un video per la scuola al mattino, per i video games al pomeriggio e per le serie tv alla sera… visione esageratamente pessimistica? Forse sì ma il bisogno per loro di ritrovare luoghi per relazionarsi con delle regole e dei valori correndo e sudando, come i campi sportivi è una priorità assoluta che viene presa troppo poco in considerazione.

Le Panchine Pensanti erano il luogo simbolico dove atleti, allenatori, genitori dialogavano, si confrontavano, discutevano si relazionavano e crescevano che va assolutamente ripristinato seppur rispettando le regole di distanziamento fisico che non sia diverso dalle piazze in generale.

La cultura sportiva nel nostro paese scarseggia anche nei suoi pilastri legati alla cura del corpo e della mente per la salute, tanto è che molti paesi del mondo durante il lockdown consigliavano trenta minuti di passeggiata all’aperto distanziati da tutti per favorire la salute e lo sviluppo del sistema immunitario, mentre da noi il movimento è troppo poco riconosciuto come un valore socialmente utile.

Lo sport di base è stato preso in considerazione dal nostro Governo solo dal punto di vista economico, quindi è stato dato un contributo per i tanti operatori del settore disoccupati, che è una cosa giusta, ma non sufficiente.

Stiamo rischiando di perdere migliaia di palestre scolastiche che saranno usate come aule per le lezioni, mettendo l’educazione fisica sempre come materia di serie B o anche peggio togliendola.

I veri disoccupati da recuperare e non sarà scontato da settembre saranno tutti i nostri ragazzi che hanno cambiato abitudini e stili di vita abbandonando il movimento per la sedentarietà.

Anche il nostro progetto Panchine Pensanti come tanti altri che si occupavano di cultura sportiva, sani stili di vita e tematiche giovanili relazionali sono stati completamente sospesi e rimandati.

Quanto vale questo impegno culturale, educativo e sociale?

Credo, ho fiducia e mi impegno in questo, per fortuna alcune Pubbliche Amministrazioni danno segnali di attenzione e sensibilità inserendo assieme alla prevenzione sanitaria, alla crescita economica anche quella del Capitale Umano giovanile che passa assolutamente dallo sport e dal movimento che è indispensabile per la sostenibilità di qualsiasi percorso virtuoso per l’essere umano.

Buona vita, ti voglio bene, grazie.