Riconoscere ed accendere la propria Luce interiore, per seguirla con la consapevolezza che per essere ed esprimere tutto il proprio valore è prioritario il gioco interiore (Inner Game) e che tutto quanto di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi.

Per dodici giornate intensive ho partecipato a quattro moduli, Fondamenta, Strumenti, Diploma & Certificazione ho ascoltato vissuto e respirato il metodo dell’Inner Game dal suo ideatore e padre del Coaching moderno Timothy Gallwey. Il privilegio per me è stato anche quello di essere parte dello Staff di “The Inner Game International School – Italia” potendo così essere sia prima che dopo le lezioni al fianco di Tim che definirei un vero e proprio Maestro che grazie all’Inner Game ci indica un cammino di crescita che osserva la vita da un punto di vista che è quello vissuto dentro ognuno di noi.

L’obiettivo è quello di ridurre le auto-interferenze grazie alla gestione del dialogo interiore, al fine di evolvere le proprie capacità di apprendimento naturale per facilitare l’individuo e la squadra al raggiungimento di prestazioni d’eccellenza.

LA FORMULA DELL’INNER GAME:

PRESTAZIONE = POTENZIALE meno INTERFERENZE

Semplificando al massimo, questa formula ci indica come migliorarci guardando prima al gioco interiore (Inner Game) e poi a quanto succede fuori di noi (Outer Game).

In ogni nostro momento di sfida importante come, leader, manager, giocatore, allenatore, genitore, noi giochiamo sempre due partite, una interiore e una esteriore.
Nella prima e fondamentale parte della sfida INNER GAME tutto accade dentro noi stessi, vale a dire dubbi, paure di fallimento, insicurezze, ansia e in secondo luogo il nostro stato interiore va in contatto con gli altri nelle relazioni OUTER GAME sia che essi siano colleghi o competitor.
Noi tendiamo a mettere troppo l’attenzione sugli altri, outer game, invece di essere più attenti a noi stessi inner game ed avere così dei miglioramenti molto maggiore su tutte le relazioni esterne che continuamente viviamo per ottenere risultati soddisfacenti.

“L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che si trova dall’altra parte della rete”. Questa l’affermazione di Timothy Gallwey che ha rilasciato nello specifico per il gioco del tennis ma che per me vale e diventa metafora di vita in ogni momento importante che affrontiamo. Il concetto di Inner Game è alla base di una metodologia di ricerca e sviluppo delle eccellenze personali e professionali adottata in vari campi, in tutto il mondo da moltissime aziende di ogni dimensione fra le quali Apple, Coca Cola e IBM.

Amo e condivido questo modo di essere, vivendo la vita come un seminario quotidiano, dove si impara ad apprendere dalle esperienze di ogni giorno, riconoscendo quanto accade dentro di noi per migliorarci. Sono proprio i concetti e la filosofia dell’Inner Game, che porto in me, come insegnamento ricevuto dal maestro Tim Gallwey, che mi consentono di trasmettere valori di crescita, grazie al Metodo Bertoli nei momenti di formazione ed insegnamento che condivido con chi lavora con me mirando ad una performance sostenibile

Sono un Practitioner di Inner Game, cosa significa?

Questo è il diploma che ho conseguito stando molti giorni insieme a Timothy Gallwey come studente e come assistente ai suoi corsi.

Gallwey il fondatore del Coaching, ma soprattutto colui che ha brevettato l’Inner Game nel mondo.
Inner Game è un brevetto per migliorare sé stessi e chi ci sta intorno. Inner Game significa gioco interiore nel senso che ognuno di noi, qualsiasi mestiere faccia, qualsiasi attività si approcci ad eseguire gioca sempre una partita interiore dentro di sé, che condiziona il fatto che si riesca a dare o meno il meglio di sé.
La formula semplicissima dell’Inner Game ci dice che la prestazione di quello che noi facciamo è uguale al potenziale meno le interferenze.

Le interferenze sono i dubbi, le paure, i giudizi, i condizionamenti esterni e sociali, tutte queste parti, queste zavorre stanno limitando la nostra prestazione e l’emergere di tutto il nostro potenziale, tutto il nostro valore 100 possa essere portato nella prestazione.

Sembra la scoperta dell’acqua calda ma è veramente qualcosa di fantastico, è un lavoro interiore che ognuno di noi può fare supportato da un coach ed è questo che io faccio, il Practitioner di Inner Game che ti supporta nel percorso della conoscenza interiore di te, della conoscenza delle tue interferenze, come renderle minime – perché farle scomparire è quasi impossibile – ma nel momento in cui noi siamo consapevoli delle nostre interferenze, cominciamo a riconoscerle, diventiamo responsabili, quindi non cerchiamo degli alibi per cui qualcosa che in realtà ci fa paura lo scarichiamo a qualcun altro, ma ne siamo completamente responsabili, iniziamo automaticamente a diminuire quelle interferenze ed aumentare il potenziale che siamo; è veramente qualcosa di molto affascinante. Sull’Inner Game ci sono molti libri riguardo allo sport, al tennis, al golf, allo sci, ma anche riguardo al marketing, alla crescita di ognuno di noi perché fare attenzione a quello che succede dentro di noi è fondamentale per avere successo in quello che facciamo fuori.

Prima c’è l’Inner Game, poi c’è l’Outer Game, prima devo migliorare dentro me stesso.

Migliorando e riconoscendo le mie qualità e i miei limiti, che non sono limiti di competenze, ma sono vere e proprie interferenze interiori che possiamo migliorare molto in fretta in ogni ambito.
Dopo di che lavoro sull’esterno, a quel punto esce la parte migliore di me e otterrò ottimi risultati anche con i miei compagni di squadra, con la mia famiglia, dappertutto.

Cambiare lo schema mentale e diventare consapevoli che molto ha inizio da me con umiltà e non come forma di egoismo, ma come forma di conoscenza di me stesso e conoscenza delle mie qualità e dei limiti, ovvero le interferenze che mi tolgono potenziale, mi permette di eccellere.

Questa è un po’ la sintesi dell’Inner Game nel quale io credo che è assiema al Coaching parte del Metodo Bertoli ovvero la valorizzazione della persona e della squadra intorno a noi per ottenere il massimo risultato come performance sostenibile.

Trovo l’Inner Game veramente interessante, affascinante, innovativo e ci porta a tutto quello che noi valiamo e che a volte neanche noi siamo consapevoli di quanto eccezionali possiamo essere indipendentemente da quelle che sono le nostre competenze che già abbiamo.