Uno dei pilastri del coaching è sicuramente la Psicologia Positiva, che per come lo intendo, deve essere fedele al cosiddetto Evidence Base Coaching un movimento che si riconosce tra docenti Universitari e ricercatori in ambito scientifico.
Il professore universitario psicologo e saggista statunitense Martin Seligman è considerato il fondatore della psicologia positiva che dal 1990 si occupa dello studio del benessere personale come costrutto della qualità della vita.
Quando nel coaching si lavora in sessioni con una persona o un gruppo si parte da un “presente percepito” che non soddisfa completamente per andare verso un “futuro desiderato” che è l’obiettivo del percorso fatto assieme, usando appunto il Coach che in inglese significa anche Pullman.
Il futuro desiderato spesso coincide con il concetto di essere maggiormente felici in quanto il presente percepito non ci offre la vita personale, relazionale, lavorativa sufficientemente buona e soddisfacente.
Porre l’attenzione ai propri pregi o punti di forza, identificarne almeno cinque per ri-creare la propria vita usandoli più possibile, mettendoli a disposizione del prossimo in una forma di servizio per qualcosa di importante per te.
Per me significa porre la propria energia all’80% sulle qualità e il 20% sui difetti, quante volte facciamo l’errore di porre l’attenzione, rimproverare, parlare di quello che non sappiamo fare, facendo sì che ci mortifichiamo o mortifichiamo il prossimo, anche le persone che più amiamo?
L’energia e la creazione della nostra realtà seguono il nostro pensiero, che tanto più è positivo verso la fiducia in noi stessi, vivendo più emozioni possibili che ci facciano sentire bene, tanto più ci porteranno verso quel futuro desiderato nel quale a volte crediamo troppo poco.
Vivere il presente, il qui e ora, rimanere nel flusso nell’armonia, accettando quello che c’è come unico momento che esiste realmente, ci rende consapevoli e con-centrati a fare con amore e passione ogni cosa che ogni giorno si presenta sul nostro cammino usando le doti migliori di ognuno di noi che sono grandi e talora siamo i primi a non aver fiducia in noi.
Per questo come Coach amo supportare le persone o i gruppi in modalità maieutica a far emergere il potenziale inespresso che li spinge verso quel successo che coincida con il futuro desiderato e che non dimentichi la psicologia positiva che ci rende tutti un po’ più felici.
Essere grati di ciò che si ha, vivendo con ottimismo tutte le situazioni, soprattutto le più difficili, così i grandi del passato ci hanno insegnato che nulla di quanto immaginiamo per il nostro futuro ci è precluso.

Vi invito a guardare questo video fino alla fine, vi resterà senz’altro qualcosa di buono.