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Franco Bertoli, ex capitano della Nazionale Italiana di Pallavolo «Passiamo ora all’ambito sportivo con un’icona della pallavolo italiana. Parliamo di Franco Bertoli, storico capitano della nazionale italiana di pallavolo con la quale ha disputato più di 200 partite, facendo parte di quella che fu chiamata “generazione di fenomeni”. Ora Bertoli è dirigente sportivo, speaker televisivo, coach, imprenditore di se stesso». Avere un progetto, nella carriera sportiva quanto nel diventare imprenditori di se stessi, quanto conta? «Senza la rotta da seguire anche con un buon vento non arrivi da nessuna parte. Fondamentale quindi avere un progetto che preveda un punto di partenza, presente percepito e l’obiettivo di in futuro desiderato sfidante e raggiungibile. Ora, da imprenditore di me stesso, come allora da giocatore, devo crescere individualmente e con il mio team, diventando allenatore e leader del cammino prefissato dando una forte auto-disciplina a ogni giornata lavorativa trascorsa». Come si superano le difficoltà nell’intraprendere una sfida, nello sport così come nel business? Quali doti è importante sviluppare? «Un percorso sportivo o lavorativo che sia prevede anche sconfitte ed è proprio in questi frangenti che si capisce di che pasta sei fatto e quanto andrai lontano. La resilienza è una attitudine importante che bisogna sviluppare mantenendo un ottimismo di fondo che alimenti la creatività per innovarsi continuamente adattandosi come camaleonti al mercato che cambia ogni giorno. Lo sport da giocatore, allenatore e manager mi ha insegnato a non mollare mai a credere in se stessi e a non trovare scuse per gli insuccessi ma usare questi ultimi per imparare la lezione».

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